L’amore bugiardo
Autore: Flynn Gillian
Dati: 2013, 462
p., brossura
Editore: Rizzoli (collana Vintage)
Quando penso a mia moglie, penso sempre alla sua testa.
Alla forma che ha, per cominciare.
Photo HelenTambo on Instagram |
Signori, questo è un thriller. Anzi, un grande thriller.
Perciò non posso dire molto, anche se mentre lo leggevo (anzi, mentre lo
divoravo: quasi 500 pagine in tre giorni) più volte su Twitter e su Facebook mi
sono lasciata andare a commenti che erano al limite dello spoiler e questo non
va bene. Ecco perché qui mi limiterò a dare qualche minimo accenno alla trama,
soffermandomi sui pregi formali di un romanzo che prende il lettore dalla prima
all’ultima riga (questa è un’espressione abbastanza scontata, banale, ma
effettivamente rappresenta nel modo più chiaro ciò che questo libro è).
Amy e Nick sono una coppia perfetta di NYC, giovani e benestanti, affermati nella professione e nella vita; tutto è bello e semplice nella loro esistenza finché entrambi perdono il lavoro e sono costretti a trasferirsi in provincia, in quel Missouri dove Nick è nato e cresciuto. Lì si adatteranno a una nuova realtà, scialba e banale, alla quale Amy si adegua a fatica. Arrivato il giorno del loro quinto anniversario di matrimonio, la donna scompare misteriosamente e da qui comincia a svelarsi la natura vera delle personalità dei due protagonisti, ricostruibili attraverso le pagine del diario di lei, tenuto fino a poco prima della sparizione, e il racconto di lui, la cronaca degli avvenimenti seguenti la scomparsa della moglie. Ma è davvero la “natura vera delle personalità dei due protagonisti” che si svela durante la lettura? Evidentemente no e qui sta tutta la chiave del thriller, che è insieme romanzo psicologico.
Amy e Nick sono una coppia perfetta di NYC, giovani e benestanti, affermati nella professione e nella vita; tutto è bello e semplice nella loro esistenza finché entrambi perdono il lavoro e sono costretti a trasferirsi in provincia, in quel Missouri dove Nick è nato e cresciuto. Lì si adatteranno a una nuova realtà, scialba e banale, alla quale Amy si adegua a fatica. Arrivato il giorno del loro quinto anniversario di matrimonio, la donna scompare misteriosamente e da qui comincia a svelarsi la natura vera delle personalità dei due protagonisti, ricostruibili attraverso le pagine del diario di lei, tenuto fino a poco prima della sparizione, e il racconto di lui, la cronaca degli avvenimenti seguenti la scomparsa della moglie. Ma è davvero la “natura vera delle personalità dei due protagonisti” che si svela durante la lettura? Evidentemente no e qui sta tutta la chiave del thriller, che è insieme romanzo psicologico.
La storia si basa sulla menzogna, vera protagonista della
storia, e sull’alternarsi dei racconti di Amy e Nick, che narrano le vicende dal loro
punto di vista, grazie anche all’efficace traduzione affidata a due distinti professionisti,
Francesco Graziosi, che
dà la sua voce a Lui, e Isabella Zani, che ci presenta Lei, attribuendo ai due
protagonisti registri differenti, che li rendono perfettamente riconoscibili
ciascuno per il proprio stile. Sarebbe interessante leggere il romanzo in
lingua originale per capire come la Flynn abbia reso linguisticamente le voci
narranti dei due personaggi.
Dicevo
che questo è anche un romanzo psicologico: mi sono chiesta, durante il corso
della lettura, come si possa descrivere in modo così preciso e minuzioso, fino
alla più piccola piega, menti così complesse come sono soprattutto quelle di
Amy e dei suoi genitori. Riconosco all’autrice una grande abilità e un’importante
capacità di scandagliare l’animo umano fino a riconoscere nevrosi e tic, al
limite dell’inquietante, soprattutto se si pensa che ciò che sembra difficile e
inconsueto nella generalità delle persone, in realtà è più comune di quanto si
pensi.
Questo
thriller è una gara a chi è più intelligente e furbo, ingaggiata anche con il lettore
che pensa di potersi riconoscere in situazioni e personalità, salvo essere
smentito poche pagine dopo. Una lotta all’ultimo colpo di scena, in cui i due
protagonisti si rubano la scena continuamente: nonostante la grandezza dei
personaggi di Amy e Nick, anche gli altri comprimari emergono chiaramente, sia
fisicamente che psicologicamente, sopra tutti la gemella di Nick, Margo, e i
genitori di Amy, gli scrittori Marybeth e Rand Elliott, creatori della serie
“Mitica Amy” ispirata alla loro figlia.
Una delle doti di Gillian Flynn è senza dubbio quella di essere un’ottima descrittrice: vedi tutto, gli ambienti, le persone, i loro pensieri. La scrittura è incalzante e allo stesso tempo piana, liquida e scorrevole.
Volete trascorrere un weekend immersi nella lettura perché ancora la primavera non è arrivata e non avete molta voglia di uscire? Bene, procuratevi “L’amore bugiardo” di Gillian Flynn: passeranno le ore senza che ve ne accorgiate.
Una delle doti di Gillian Flynn è senza dubbio quella di essere un’ottima descrittrice: vedi tutto, gli ambienti, le persone, i loro pensieri. La scrittura è incalzante e allo stesso tempo piana, liquida e scorrevole.
Volete trascorrere un weekend immersi nella lettura perché ancora la primavera non è arrivata e non avete molta voglia di uscire? Bene, procuratevi “L’amore bugiardo” di Gillian Flynn: passeranno le ore senza che ve ne accorgiate.
Mi hai convinto! Altre volte mi sono fidata del tuo parere di " lettrice disordinata" (esempio per Marina Bellezza).
RispondiEliminaPenso che non ti deluderà!
Elimina