“Vedete, devo dire che c’è una tradizione a Mårbacka,
che quando si va a dormire la Vigilia di Natale
si ha il permesso di avvicinare un tavolino al letto,
metterci sopra una candela e poi leggere finché si vuole.
Questa è la più grande di tutte le gioie di Natale.
Non c’è niente di più bello che starsene lì sdraiati con un bel libro avuto in regalo,
un libro nuovo che non si è ancora mai visto e che nessun altro in casa conosce,
e sapere che si può leggere pagina dopo pagina finché si riesce a stare svegli.
Ma cosa si fa la notte di Natale, se non si sono ricevuti libri?”
Il passo che avete appena letto è tratto da “Il libro di Natale” di Selma Lagerlöf, uno dei libri che mi ha accompagnato in questo dicembre. Quest’anno il caso, un po’ guidato grazie anche alla complicità delle mie amiche Valentina Accardi, Erika Pucci e Maddalena Santacroce, ha voluto che con i progetti #LeggoNobel e #CarolTw, la preparazione al Natale avvenisse sotto l’insegna dei grandi classici: non solo il libro del Nobel per la Letteratura del 1909 sopra citato, ma anche il classico più classico di tutti, cioè “Canto di Natale” di Charles Dickens, ai quali ho aggiunto “Biglietti di Natale” di Hans Christian Andersen, una raccolta di tredici racconti, tra cui le celebri “Scarpette rosse” e “La piccola fiammiferaia”, in una pregevole edizione Mattioli 1885. Immergersi nell’atmosfera del Natale con lo stato d’animo il meglio predisposto possibile era il mio obiettivo di quest’anno e credo di esserci riuscita, anche se non tutti i libri letti hanno soddisfatto le aspettative, probabilmente perché non esclusivamente centrati sul Natale.
Ad esempio del volumetto di Andersen più che i racconti ho trovato particolarmente gustosa l’introduzione dei curatori, Livio Crescenzi e Silvia Zamagni, in cui si descrive il rapporto di cordialità che legò lo scrittore danese a Charles Dickens negli anni in cui Andersen frequentava l’Inghilterra, dove intratteneva rapporti non sempre sereni con l’editoria inglese, nonostante l’accoglienza trionfale che il pubblico riservava puntualmente alle sue opere. Dello scrittore si descrive il carattere infantile e presuntuoso, e l’attrazione che provava verso l’affascinante Dickens, testimoniata dalle lettere che gli destinava.
Allo stesso modo è interessante il contributo che chiude il volume, “Ai piccoli lettori” di Charles Boner, scrittore di viaggio inglese che tradusse gran parte delle opere di Andersen: vi si racconta delle circostanze in cui nacquero alcuni dei racconti della raccolta, alcuni aneddoti biografici su Andersen e sulla sua grande capacità di inventare storie a partire da qualunque cosa e di avere uno straordinario talento nel raccontarle a voce.
“Il libro di Natale” di Selma Lagerlöf è la scelta che Valentina Accardi ed io abbiamo fatto per #LeggoNobel: al Natale spesso, nell’immaginario collettivo, si associano paesaggi nordici e sono quelli in cui la scrittrice svedese fa calare i suoi lettori, piccoli e grandi. Le nostalgie dell’infanzia passata, le storie narrate dagli adulti, le leggende e le fiabe contribuiscono a rendere l’atmosfera natalizia carica di attese e desideri e favoriscono la riflessione sui valori della gentilezza e della generosità.
Non mancano alcuni aspetti inquietanti, tanto per non smentire la convinzione che anche dietro le storie più innocenti si celano piccole crudeltà, che la bontà degli eroi positivi sconfigge sempre.
“Canto di Natale” è stata la lettura che con TwLetteratura abbiamo commentato su Twitter e Betwyll, con un’ottima risposta da parte degli utenti che hanno accolto con grande favore la proposta di questo grande classico immortale, letto e riletto, riscritto al cinema e variamente interpretato.
Ho riletto l’edizione speciale del Corriere della Sera, uscita nel 2002 nella collana “I grandi romanzi” e ho apprezzato la presentazione che ne fa Alessio Altichieri, parlando di libro “miracoloso” secondo la definizione che già fu del critico inglese Charles Percy Snow. Dickens è l’uomo che ha inventato il Natale, che ha reso magica e un po’ misteriosa l’essenza della festa, concentrata negli affetti familiari e nel calore delle case, anche quelle più povere, perché dove c’è amore regna l’armonia e basta stringersi un po’ per sentirsi migliori.
Il libro di Natale
Autore: Selma Lagerlöf
Traduz: Maria Cristina Lombardi
Dati: 2014, 128 p., brossura;
Editore: Iperborea;
Prezzo: € 12,50
Giudizio su Goodreads: 3 stelle
Biglietti di Natale
Autore: Hans Christian Andersen
Traduz: Livio Crescenzi e Silvia Zamagni
Dati: 2016, 153 p., brossura;
Editore: Mattioli 1885;
Prezzo: € 8,90
Giudizio su Goodreads: 3 stelle
Canto di Natale
Autore: Charles Dickens
Traduz: Maria Luisa Fehr
Dati: 2002, 139 p., rilegato;
Editore: RCS Editori, ediz speciale per il Corriere della Sera, collana I grandi romanzi;
Giudizio su Goodreads: 5 stelle
Photo HelenTambo on Instagram |
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