Hieronymus Bosch, "Trittico del carro di fieno", particolare, 1516 circa |
“Quanto sei bella, giglio di Saron”-Franco Fortini
Cerco di guardare in fondo
al terreno
assorto il seme
che cresce innocente
quando l’aria ha lame
di fredda tramontana.
Sei l’incognita della distanza
una promessa non ancora
estinta:
ci sarà lo spiraglio di un abbozzo
ora che un cencio resta
dell’invernata.
Per questo sei anche attesa
e mi sporgo nottetempo
dall’abbaino dell’auspicio.
Protendo il dorso della mano
per sfiorarti, trasparente creatura
che non mi lasci solo
grano spuntato sulla gelata
di un vuoto dopo-niente.
Verrai, favolosa verrai
posando sulle palpebre
il mare aperto del tuo bocciolo.
Cerco di guardare in fondo
a quella fessura di luce
che rischiara e chiarisce
finalmente ogni cosa.
©CesareMinutello
Soundtrack: Phil Manzanera, "Mi casa"
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