Sembra una specie di benedizione,
una benedizione a doppio taglio, disse Lyle.
Dad lo guardò. Eh, sì.
Un sacco di volte le benedizioni non sono andate per il verso giusto.
Deve averne viste parecchie nel corso della sua vita.
In questo romanzo c’è la provincia americana, ci sono la terra e la luce gialla -iconica nel rapporto tra cinema e colore-, quella tonalità di luce che, per intenderci, fa venire in mente il deserto del Mojave in California, dove è ambientato “Bagdad Cafè”, il film di Percy Adlon del 1987.
Ovviamente il film di Adlon con “Benedizione” non c’entra nulla, ma l’ho ricordato giusto per dare un’idea dell’atmosfera in cui io mi sono trovata immersa leggendo, così polverosa e sfumata, come quando la luce forte e il calore fanno tremare i contorni degli oggetti e delle figure.
In questo romanzo ci sono le convenzioni e il bullismo, l’emarginazione e il rifiuto, nella società bigotta e conformista di Holt, nel Colorado.
In questo romanzo ci sono l’amore e il rimorso, la cura e la sollecitudine, la durezza di Dad, al limite estremo della vita, e la sua fragilità. Ci sono fantasmi e realtà, segreti e verità.
In questo romanzo ci sono relazioni umane e persone, anzi personalità e facce, corpi, presenze forti.
Ho letto il primo volume della Trilogia della pianura di Kent Haruf in un paio di giorni, perché il grado di coinvolgimento che si raggiunge è estremo e non si fa fatica a capire come mai in Italia sia scoppiata la Harufmania, grazie anche alla lungimiranza di un editore giovane e intraprendente.
Questa è solo una pillola di libro: tornerò presto a Holt, per leggere gli altri due volumi della trilogia, questi seguenti l’uno all’altro (mentre il primo, questo appunto, fa storia a sé).
Photo HelenTambo on Instagram |
Benedizione
Autore: Kent Haruf
Dati: 2015, 277 p., brossura; eBook formato ePub 460,9 KB
Editore: NN Editore
Prezzo: € 17,00 cartaceo; eBook € 8,99
Giudizio su Goodreads: 5 stelline
Soundtrack: Javetta Steele, "Calling You"
Nessun commento:
Posta un commento