Siccome gli scriba saranno perpetui,
i pochi lettori ancora esistenti cambieranno mestiere
e si faranno pure loro scriba.
“Historias de cronopios y de famas” esce nel 1962,
pubblicato la prima volta in Italia nove anni dopo, nella collana “Einaudi
Letteratura”. Tra i sostenitori più appassionati della scrittura di Cortázar e
in particolare di questo libro, c’è Italo Calvino, autore di una nota
introduttiva in cui meglio non si poteva parlare delle due anime che
intrinsecamente vivono in ciascuno di noi: "I cronopios e i famas,
due genie d'esseri che incarnano con movenze di balletto due opposte e
complementari possibilità dell'essere, sono la creazione più felice e assoluta
di Cortázar".
Nella visione surreale di Cortázar, che
ho già avuto modo di conoscere con "Bestiario" , cronopios e famas si affacciano continuamente nella quotidianità
di tutti, dove le due personalità, la prima intuitiva e libera (in alcuni tweet
ho scritto che per
il cronopio il mondo è sovvertito, le convenzioni e le convinzioni saltano, poiché egli risponde
a impulsi
immediati,
condizionati da un gusto personale che decide su tutto),
la seconda ordinata e razionale (dei famas ho scritto che seguono aridi
regolamenti, non derogano nulla in favore della fantasia e, sconfitti,
pronunciano discorsi funebri, a proposito del racconto “Affari”), si contendono momenti e soluzioni. Nei modi allegorici e surreali
che gli sono propri, l’Autore ci regala un modo di leggerci dentro, di fare i
conti con le nostre piccole ipocrisie, i nostri egoismi, i piaceri e i doveri:
in mezzo, tra il noi cronopios e il noi fama, in questa danza della vita, ci
sono le speranze, l’unica possibilità di mediare tra due modi di essere tanto
contrapposti e allo stesso modo stralunati (05.05.2016- @ExLibris2012: nessuno può essere completamente cronopio, nessuno
è completamente fama. Siamo l'uno e l'altro, in
varia percentuale e speranza).
Facendo nostra l’affermazione di Pablo Neruda, secondo il
quale “chiunque non legga Cortázar è condannato”, con Alessandro Pigoni e Erica
Pucci, come già per i "Sillabari" di Goffredo Parise e "Biglietti agli amici" di Pier
VittorioTondelli, abbiamo proposto la lettura e la riscrittura di #TwCronopios
per TwLetteratura, raccogliendo anche stavolta un nutrito gruppo di utenti
Twitter che in circa tremila tweet hanno proposto il loro modo di vivere
Cortázar.
Intanto qui
trovate la raccolta di tweet che racconta la mia lettura delle storie di
cronopios e famas.
Photo HelenTambo on Instagram |
Storie di cronopios e di famas
Autore: Julio Cortázar
Traduz.: Flaviarosa Nicoletti Rossini (con una nota di Italo Calvino)
Dati: 2014, 144 p., brossura
Editore: Einaudi (collana ET Scrittori)
Prezzo: € 10,50
Giudizio su
Goodreads: 4 stelline
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