Mazzeo trattenne il fiato.
sapeva che in quel momento si stava decidendo
il suo destino
e quello di tutte le persone che amava.
Come in una partita a poker
aveva puntato tutto ciò che aveva su quella
mano.
Tutto.
Come è possibile amare un eroe negativo? È
quello che mi sono chiesta quando ho letto il primo romanzo di Piergiorgio
Pulixi con Biagio Mazzeo come protagonista, nel momento in cui ho inquadrato il
personaggio, che avevo sfiorato appena su Svolgimento
e che mi aveva affascinato, anche se non ne avevo immediatamente compreso la
portata e la forza.
D’altra parte, che Pulixi fosse uno scrittore
di grande intensità narrativa, capace di tenere il lettore avvinto alla storia
fino all’ultima parola dell’ultima pagina, lo avevo capito benissimo con "L'appuntamento",
quindi leggere la saga poliziesca che ha come protagonista questo poliziotto
spietato e insieme sensibile, corrotto ma con un suo senso dei valori, è stata
una scelta cercata.
E allora… Biagio Mazzeo è un poliziotto della
Narcotici, colluso volta per volta con la malavita organizzata per necessità
contingenti; gestisce la Famiglia, una banda molto unita composta da colleghi
corrotti come lui e che con lui dividono lo stesso stile di vita, in una grande
città non meglio identificata, che viene chiamata la Giungla e della quale
hanno il pieno controllo.
Nei tre romanzi pubblicati per le edizioni
e/o tra il 2012 e il 2015, Mazzeo e la sua banda sono i protagonisti di una
guerra senza confine che li vede prima contrapposti al clan legato al movimento
di liberazione della Cecenia, il cui capo Sergej Ivankov diventa una vera e
propria ossessione per Biagio, poi alla ‘ndrangheta calabrese con cui si
contendono il traffico di droga e di capitali sporchi; a cornice delle vicende
sanguinose, che si susseguono senza soluzione di continuità in una escalation
di fatti cruenti, ci sono i rapporti con i superiori, tra i quali è difficile
distinguere il confine tra lecito e illecito, tra metodi di indagine legittimi
e abusi di potere.
Pulixi si muove disinvoltamente in una
scrittura complessa sul piano della gestione dei vari fili della matassa di una
vicenda che ha come perno fondamentale la Famiglia, e che allo stesso tempo è
agile, ricca di sequenze dialogiche che la fanno sembrare una sceneggiatura. La
suspense è continua e i cambi di scena repentini, ci si sposta da un set
all’altro dell’azione come davanti a uno schermo in cui non si vede
dissolvenza, ma solo netti contrasti tra tinte fosche.
Volutamente non mi soffermo in particolare
sull’ultimo dei tre romanzi letti, “Per sempre”, nella convinzione che il
personaggio di Mazzeo cresca in modo graduale, pur irrompendo già nella prima
storia e arrivando a giganteggiare nel terzo episodio. Per questo trovo leggere
i romanzi in ordine, anche se l’Autore richiama sempre le vicende precedenti in
modo da rendere chiaro il percorso avviato con “Una brutta storia”; lo
considero un buon modo per seguire coerentemente il protagonista anche nelle
vicende più intime, nelle tracce che la storia che vive lascia nel profondo
della sua anima e che sono prodromi delle sue scelte esistenziali. Gli
ingredienti sono i classici del noir: soldi, potere, violenza, droga,
corruzione, prostituzione. Ma dentro c’è anche sentimento: amicizia, passione,
amore e addirittura tenerezza, quella ad esempio che Biagio prova per Nicky, la
figlia adolescente di Santo Spada, suo mentore morto in un’azione di guerriglia
urbana, che Mazzeo prende sotto la sua tutela.
Non so cosa affascina di Biagio Mazzeo e di
tutti i coprotagonisti della saga: personaggi forti, dalla personalità decisa,
con ruoli definiti, ma comunque maledetti, assolutamente negativi. Me lo sono
chiesto tutte le volte che, dovendo fare altro, interrompevo a malincuore la
lettura: non mi sono data risposta, che non risieda nella straordinaria
capacità di coinvolgimento che si deve all’inventiva dell’Autore.
Mentre scrivo è già uscita da pochi giorni la
quarta storia della Famiglia e già i lettori affezionati sanno che si tratta
dell’ultima avventura di Biagio Mazzeo, che il suo creatore saluta
definitivamente: è difficile pensare ad una parabola discendente per il
poliziotto più complicato che si possa immaginare, mi piace pensare che uscirà
di scena in modo plateale.
Aspetto di leggere “Prima di dirti addio”, ma
già mi dispiace pensare che non incontrerò più gli occhi di ghiaccio di Biagio
Mazzeo.
Photo HelenTambo on Instagram |
Per sempre
Autore: Piergiorgio Pulixi
Dati: 2015, 285 p., brossura; ePub con DRM 1 MB
Editore: E/O (collana Sabot/age)
Prezzo: € 16,50 (eBook € 7,99)
Giudizio su Goodreads: 5 stelline
Soundtrack: Nina Zilli, "Per sempre"
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