martedì 27 novembre 2012

Ultima lettura: "Il piantagrane" di Marco Presta


Il piantagrane
Autore: Presta Marco
Dati: 2012, 250 p., brossura
Editore: Einaudi (collana I coralli)



Il piantagrane è Giovanni, un uomo comune che nella vita fa il vivaista, vive da solo e ha una timidezza e una goffaggine che gli impediscono di dichiararsi a Nina, un’operatrice ecologica che ogni giorno passa dal suo vivaio a ritirare gli scarti di potatura e altri rifiuti da giardino.
Giovanni è uno qualunque, ma ha il potere straordinario di mutare il corso delle cose: in sua presenza tutto si muove in direzione contraria, secondo un orientamento che, contravvenendo alle logiche di interesse, di avidità, di sopruso sociale ed ingiustizie diversamente distribuite, va verso il buon senso e la giustezza. Questo rappresenta un grave pericolo per la società, non più abituata ad una morale sensata: Giovanni deve essere eliminato al più presto e per farlo si mettono in moto addirittura i servizi segreti. In suo aiuto arriverà Granchio, l’omino di filo di ferro dai denti disastrati, che lo proteggerà guidandolo in una fuga senza meta e con la raccomandazione di ‘camminare basso’.
Si tratta di una fiaba metropolitana, in cui si avvicendano scene degne del miglior Ammaniti, un po’ splatter, a momenti di vera poesia. I caratteri dei protagonisti e le loro descrizioni fisiche sono delineati in modo da farceli vedere, da farci camminare, correre, nasconderci, interrogarci al loro fianco. Lo stato d’animo oscillante di Giovanni, che alterna momenti di incredula incomprensione a lampi di indignazione fino a sprazzi di coraggio in una vicenda surreale che lo investe senza che abbia il tempo e il modo di rifletterci su, si oppone alla sicurezza di Granchio, che parla una lingua sua, gergale e criptica, sa muoversi con destrezza, ha occhi e orecchie ovunque, combatte contro nemici che si insinuano dove nessuno può vederli, tranne lui.

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