giovedì 12 gennaio 2017

"Mary Lavelle" di Kate O'Brien

Fu uno sguardo fuggevole e decoroso, 
un ricordo, irreale quasi, 
nel suo battito unico e reciproco, 
e diede a entrambi un’illusione di tenerezza e d’irruenza. 
Si sarebbero conosciuti in seguito, 
non senza riluttanza, tormenti e proteste.

Tra i tanti modi in cui è possibile descrivere l’attimo in cui avviene un colpo di fulmine, questo mi sembra tra i più delicati, nella scelta delle parole, in particolare degli aggettivi fuggevole e decoroso che quasi suggeriscono la pudica inevitabilità di quanto sta per accadere a Mary Lavelle, giovane miss irlandese che presta il suo servizio di istitutrice presso la facoltosa famiglia degli Areavaga nella Spagna del 1922, e Juanito, aitante e romantico rampollo della famiglia. 
Il loro è un amore impossibile: a dividerli c’è prima di tutto l’ostacolo del matrimonio di lui, contratto appena due anni prima con la bella Luisa, e poi la diversità di condizione sociale, che a quei tempi e in una società conservatrice come quella spagnola, non poteva che essere determinante. 
A Cabantes, il piccolo villaggio di pescatori dove sorge Casa Pilár, in una zona residenziale che presto diventa di moda per gli abitanti della vicina Altorno, ritenuta più chiassosa e caotica, Mary trascorre quello che considera un periodo transitorio della sua vita, in attesa di rientrare in Irlanda e sposarsi: non sa ancora quanto il suo soggiorno in Spagna segnerà il suo destino. 
Nell’ultracattolica Spagna e nella famiglia dove la giovane e bellissima istitutrice si occupa delle ragazze Pilár, Nieves e Milagros, una relazione come quella che infiammerà Mary e Juanito non può che destare scandalo e sono queste le resistenze che soprattutto la ragazza avverte nella sua coscienza, dove ha già risolto in realtà il conflitto che riguarda il suo fidanzamento con John, che la attende a Dublino e che lei sente di non amare più, già dai primi tempi della sua permanenza nella villa degli Areavaga, nei Pirenei.
Oltre ad occuparsi dell’educazione delle giovani Areavaga, alle quali in particolare insegna la lingua inglese, Mary nel tempo libero frequenta un gruppo di miss irlandesi, anche loro, come lei, in servizio presso famiglie della zona: donne diverse, di varie età e temperamenti, che si riuniscono abitualmente nello stesso locale per spettegolare tra di loro, fumare una sigaretta in compagnia e bere insieme una tazza di tè. 
Gran parte del romanzo parla della Spagna: i paesaggi sono descritti con molta accuratezza, e così le usanze e i riti particolari, come lo spettacolo della corrida, al quale Mary assiste non senza turbamento, ma anche subendone il fascino. 
Non è solo la costa atlantica dei Pirenei a entrare nel racconto, ma anche Madrid, dove Mary accompagnerà le ragazze in visita alla Tia Cristina, e i luoghi della terra basca dove si incontra di nascosto con Juanito, dal momento in cui la passione tra i due irrompe in maniera incontrollabile.
Alcuni personaggi sono definiti in modo da entrare nell’immaginario del lettore senza poterne più uscire, pur non rivestendo ruoli da protagonista: così Don Pablo, il padrone di casa, dolente figura, vittima delle convenzioni cui ha dovuto cedere sposando Consuelo -che poi in realtà si rivelerà donna sensibile e devota-, che sente verso Mary un trasporto inconfessabile e che intuisce per primo il legame che si è instaurato tra suo figlio e la giovane istitutrice. E poi Agatha, la collega di Mary che le rivelerà, senza falsi imbarazzi, di provare un’attrazione particolare nei suoi confronti e di provare sentimenti certamente non semplici da confessare e da vivere alla luce del sole per quei tempi. 
Il romanzo tocca argomenti decisamente anticonvenzionali per l’epoca in cui venne scritto e pubblicato, tanto da essere immediatamente censurato con l’accusa di immoralità: l’indipendenza della donna, l’amore adulterino, l’attrazione omosessuale, i vizi sconci di un anziano religioso sono temi scottanti che nel 1936, anno della prima pubblicazione di “Mary Lavelle” non potevano che destare scalpore. 
Ha reso giustizia a questo romanzo coraggioso -e anche ingenuo nel racconto della passione che scoppia impetuosa tra la protagonista e Juanito-, la Virago Press, casa editrice britannica specializzata in scritture al femminile, che l’ha pubblicato nel 1984. In Italia arriva nel 2016, grazie a Fazi, da qualche anno impegnata alla riproposta di grandi romanzi del passato nella collana “Le strade”. 
“Mary Lavelle” è una storia d'amore e di vita appassionante in una Spagna assolata e densa di umori, bellezza, convenzioni e trasgressioni: non può che conquistare i lettori, trasportandoli nelle arene infuocate, nei boschi dei Pirenei, nei porticcioli della costa, nei caffè rumorosi e densi di chiacchiere e risate. 
 
Photo HelenTambo on Instagram





Mary Lavelle 
Autore: Kate O’Brien 
Traduttore: Antonella Sarti 
Dati: 2016, 334 p., brossura 
Editore: Fazi (collana Le strade) 
Prezzo: € 18,50 
Giudizio su Goodreads: 4 stelline

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