giovedì 5 settembre 2013

Da “Paesi Tuoi” a #PaesiTuoi: Cesare Pavese e non solo


Pensai a quanti luoghi ci sono nel mondo
che appartengono così a qualcuno,
che qualcuno ha nel sangue
e nessun altro li sa.
(Il diavolo sulle colline in “La bella estate”, cap. 9)

Photo Elena Tamborrino by iPhoto
Da “Paesi Tuoi” di Cesare Pavese a #PaesiTuoi in 140 caratteri: questa è stata la nuova esperienza di Twitteratura che ha impegnato la comunità che nel tempo è cresciuta intorno alla Fondazione Pavese, promotrice di riletture e riscritture ai tempi di Twitter. Dei precedenti esperimenti ho già detto  qui, mi preme adesso solo sottolineare come questo tipo di attività abbia nel tempo dato vita ad una comunità sempre più vivace: da evento di nicchia con la riscrittura di “La luna e i falò” (54 riscrittori per poco più di 5000 tweet originali) siamo al vero e proprio fenomeno, arrivando a contare 270 riscrittori per i “Dialoghi con Leucò” (circa 24.000 tweet originali, confermati, con un leggero incremento, nella successiva esperienza legata agli “Scritti corsari” di Pier Paolo Pasolini).
“Paesi Tuoi” è il primo romanzo di Cesare Pavese, scritto e pubblicato tra il 1939 e il 1941: narra del meccanico torinese Berto che, dopo un periodo di detenzione, segue il suo compagno di cella Talino al paese natio, dove troverà un lavoro e forse anche l’amore, se non che la tragedia incombe su Talino e la sua famiglia, a spazzare le illusioni di tutti i protagonisti della storia. Ma “Paesi Tuoi” è stato soprattutto l’occasione per tracciare una nuova geografia dei luoghi del cuore, la geografia dei propri paesi, descrivendone in tweet direzioni, partenze, arrivi, origini e destinazioni. Quindi un modo diverso di rivisitare l’opera di Pavese, non più solo riscrittura del romanzo, ma anche vera e propria scrittura della propria storia, quella che ciascuno dei partecipanti ha condiviso con gli utenti di Twitter che hanno seguito l’hashtag #PaesiTuoi. Il progetto è stato presentato a Santo Stefano Belbo, città natale di Cesare Pavese, il 4 agosto 2013, in occasione del Pavese Festival 2013 e l’attività svolta fino al 25 agosto è condensata oggi in 37 tweetbook, consultabili sul sito twitteratura.it : domani 6 settembre 2013, nell’ambito dell’edizione 2013 del festival Parolario di Como, a Villa Olmo verrà premiato il tweetbook migliore tra quelli prodotti dalla comunità dei partecipanti, a giudizio di una giuria composta da UTET, Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura e Parolario.
Indipendentemente da quello che sarà il risultato finale, da chi sarà il vincitore di questa singolar tenzone, questa esperienza è servita soprattutto per conoscerci meglio tra noi twitteri, a volte anche per fare i conti con la nostra coscienza, con i nostri ricordi: un modo per mettere ordine nel groviglio della memoria, nel romanzo della nostra vita.

Per saperne di più:
Il mio tweetbook:

1 commento:

  1. una bella esperienza, unica tra le persone e i loro luoghi del cuore!

    RispondiElimina