mercoledì 10 giugno 2015

Ultima lettura: "Omicidio al Giro" di Paolo Foschi


Omicidio al Giro

Autore: Foschi Paolo
Dati: 2015, 157 p., brossura
Editore: E/O

Lo scorrere del tempo
è la più grande porcheria del mondo,
pensava Igor Attila.

Siamo alla quinta avventura del commissario Igor Attila della Sezione crimini sportivi della questura di Roma, dopo "Delitto alle Olimpiadi", “Il castigo di Attila”, "Il killer delle maratone", e "Vendetta ai Mondiali". Stavolta la squadra coordinata dal commissario Attila è alle prese con un caso che apparentemente si potrebbe archiviare come incidente, ma che al fiuto investigativo del nostro eroe si palesa subito come sospetto. 
E non ha torto, Igor Attila: aiutato dai suoi uomini e dalla vice Chiara Merlo scoprirà che il ciclista Claudio Fallai, atleta favorito all’imminente Giro d’Italia, è vittima di un omicidio. Le indagini porteranno la squadra del commissario ‘rock’, amante della boxe, della velocità e del Calvados, a scoprire un giro di doping e traffici vari che rischiano di compromettere la reputazione della vittima e del suo entourage.
Photo HelenTambo on Instagram
Intorno a Attila si muove un gruppo di personaggi ormai familiari: i rapporti che li legano sono sempre più definiti mentre alcuni sono in evoluzione, ad esempio quello tra Igor e Chiara Merlo, sempre detestata per la sua aria da maestrina, ma anche stimata per la sua preparazione. Ed è in evoluzione anche il rapporto con l’eterno Titta: anche in questo ultimo romanzo, il compagno di Igor è più evocato che presente. Non si riesce nemmeno a immaginare fisicamente, non si vede, si sente e basta. Stavolta il motivo del contendere è il desiderio di paternità -e quindi di stabilità- che Igor sembra aver paura di assicurare a Titta ed è questa la causa dell’ennesimo allontanamento tra i due. Ma a questo punto della loro storia è evidente che il più problematico tra i due è proprio il commissario, sempre alle prese con i propri fantasmi, i vecchi rancori e i nuovi problemi, come se non fosse capace di godere del qui e ora.
Foschi continua ad occuparsi di sport in questa che ormai è una serie, con numerosi lettori affezionati. Lo stile è quello di sempre, asciutto e veloce, le storie sono sempre più mature e offrono spunti di riflessione su un mondo, quello dello sport, che per definizione dovrebbe essere pulito, ma –come fin troppo spesso le cronache ci raccontano- lo è sempre di meno.

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