Vimini
Autore : Cutolo Donato
Dati: 2012, 84 p., brossura
Editore: Zona
Photo HelenTambo on Instagram |
Vimini è la storia di un ritorno, quello di una ragazza che,
dalla Borgogna dove vive da tre anni con il padre produttore di vini, vuole
andare a riprendersi le radici lasciate a San Timo, dove è morta sua nonna
Cecilia che l’ha cresciuta, dove vive sbandata sua madre Lara, dove ha lasciato
l’amico Sacco e l’affetto più grande, Remo. Più che di una storia si tratta di
un insieme di quadri, di immagini in cui il filo conduttore è il colore, quello
che Vimini (ah già, dimenticavo di dire che questo è il nome della
protagonista), ereditando questo divertimento da sua madre che da piccola aveva
presto imparato la sequenza perfetta dei colori dell’arcobaleno, attribuisce
agli eventi, alle persone, agli oggetti, in una specie di gioco delle
sensazioni. In questo susseguirsi di inquadrature, Vimini si muove circospetta,
alla ricerca di qualcosa che ha definitivamente perduto (ma lo capirà solo alla
fine), apparentemente distaccata e contemporaneamente desiderosa di recuperare
spazi e tempo della memoria, anche se dolorosa. Più che di Vimini la storia è
quella che sta sullo sfondo, ed è quella di sua madre, una donna bella e persa,
inquieta e incapace di gestire persino se stessa, figuriamoci una bambina che
poi diventa adolescente, impenetrabile e nemica. Di Lara vuoi sapere, leggendo:
delle sue fughe nella notte, dei suoi amori strapazzati, dell’alcool, del
marito che non riesce a starle dietro. E capisci che ciò che Vimini è, risulta
dal groviglio di affetti che la circonda (suo padre da lontano, la nonna, Sacco
e Remo) e dalla vita imperfetta di sua madre.
Se le coordinate spaziali sono chiare (San Timo –ma esiste?
Non importa, c’è-, il porto, la campagna, la Francia, le vigne), altrettanto
non si può dire di quelle temporali: la vicenda sembra ambientata ai giorni
nostri (una sensazione forte, mai però assecondata da indizi interni al testo o
da esplicitazioni precise dell’Autore), ma Vimini ha appena diciotto anni,
mentre sua madre sembrerebbe troppo grande per essere sua madre, guida una
macchina del 1963 e a metà degli anni Quaranta, a sette anni, è rimasta orfana
di padre; facilmente quindi dovremmo pensare di trovarci negli anni Settanta,
non più tardi. Peccato che in questo Cutolo sfugga: quanto è preciso nell’identificare
il tempo nel lungo flash back che riassume la vita di Lara ragazza, tanto non
ci aiuta a collocare Vimini nella sua epoca. E sempre una questione di gestione
dei tempi verbali, stavolta quindi non sul piano narrativo ma strettamente morfosintattico
(consecutio temporum), rende difficile ordinare cronologicamente le stesse
vicende che hanno per protagonista Lara: tutto si svolge al passato remoto,
anche dove, per una questione di prospettiva, di prima e di dopo, ci si
aspetterebbe qualche trapassato.
Ad accompagnare la lettura c’è una colonna sonora, sette
brani in cd rom composti da Fausto Mesolella, chitarrista, compositore, produttore e arrangiatore, lead
guitar degli Avion Travel: si tratta di un’interessante commistione di
linguaggi, peraltro già sperimentata dall’editrice Zona con una ricca collana
di libri+cd rom musicali, che agevola l’immersione nell’atmosfera rarefatta del
racconto di luoghi e sentimenti.
Questa di “Vimini” è la seconda esperienza di Donato Cutolo, autore eclettico, musicista e compositore, dopo “Carillon” (libro+cd, sempre edito da Zona nel 2009): la scrittura è semplice, piana, coinvolge e ti incuriosisce. Proprio la curiosità resta insoddisfatta dopo la lettura di questo romanzo breve (o racconto lungo? Annosa questione!): mentre leggi ti aspetti qualcosa di più compiuto, una storia più articolata, che non lasci la curiosità di sapere come proseguirà la vita di Vimini, dopo tutto il suo faticoso percorso di formazione. Che donna diventerà? Cosa vorrà per sé? Per cosa combatterà?
Questa di “Vimini” è la seconda esperienza di Donato Cutolo, autore eclettico, musicista e compositore, dopo “Carillon” (libro+cd, sempre edito da Zona nel 2009): la scrittura è semplice, piana, coinvolge e ti incuriosisce. Proprio la curiosità resta insoddisfatta dopo la lettura di questo romanzo breve (o racconto lungo? Annosa questione!): mentre leggi ti aspetti qualcosa di più compiuto, una storia più articolata, che non lasci la curiosità di sapere come proseguirà la vita di Vimini, dopo tutto il suo faticoso percorso di formazione. Che donna diventerà? Cosa vorrà per sé? Per cosa combatterà?
La
narrazione, all’inizio rilassata, acquista ritmo e velocità verso la fine,
quando le vicende legate ad alcuni personaggi centrali si snodano
freneticamente svelando una verità che la protagonista non avrebbe forse mai
voluto/dovuto conoscere. Proprio per questo alla fine, una volta che sei
entrato nella vita di Vimini, vorresti restarci ancora un po’ ed accompagnarla
fuori da San Timo, cercando di sapere cosa farà della sua esistenza, anche
guardandola da lontano.
Qui il booktrailer
Qui un estratto della colonna sonora
Qui un estratto della colonna sonora
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